1• L'inizio
Okay, devo essere sincera?
Non so da dove iniziare.
Non so come iniziare.
Onestamente, non so nemmeno perchè sto scrivendo. (Probabilmente perchè non ho nulla di meglio da fare ).
Comunque sia, rimane il fatto che mi sono decisa ad aprire questo blog.
Memorie, ricordi, pensieri, timori...chissà quante cose mi torneranno in mente quando rileggerò ciò che piano piano andrà a delineare questa avventura.
Un anno negli Stati Uniti d'America, chi l'avrebbe mai detto?
Di certo non i miei, che non appena gli ho comunicato questo mio desiderio sono rimasti un attimo basiti, stile "chiudi-la-bocca-che-entrano-le-mosche".
Ma è stato solo lo shock del momento, perchè dopo aver capito quanto tutto questo fosse importante per me, mi hanno appoggiato in tutto.
Non so esattamente da dove questo mio amore per l' Inglese sia uscito fuori, fatto sta che è dalle elementari che ne sono affascinata, vi dico solo che ero solita farmi dei monologhi con parole inventate sul momento in quel che ero convinta fosse inglese.
Diciamo che quindi questo è il motivo principale che mi ha spinto a prendere parte a quest'esperienza. E poi, ovviamente, si aggiungono la voglia di conoscere un mondo diverso, una realtà nuova, di entrare in contatto con una cultura differente dalla mia, di collezionare nuove emozioni, belle o brutte che siano, anche se avrei una certa preferenza per quelle belle.
Credo che vi siate resi conto di quanto io sia pessima in queste cose, contando che sto tipo alla ventesima riga e non ho nemmeno detto come mi chiamo. Perciò, salve a tutti, sono Sofia!
Credo che per ora abbia esaurito le cose da dire, perlomeno quelle degne di importanza. Per quelle superflue, potrei star qui a scrivere per ore intere, ma non credo vi imteressi granchè sapere tutto quello che vaga disordinatamente nella mia testolina.
Quindi, per ora vi saluto!
Alla prossima!
Ah, dimenticavo. Perdonatemi per l'orribile aspetto del blog, in quanto a tecnologia sono handicapace.
-Sofia
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