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"Exchange isn't a year in our life, it's a life in a year."

Ed eccoci qua.
Al 15 Giugno, senza ancora nessuna meta. Eppure, partirò tra una trentina di giorni, il 19 Luglio.
Serve dire che mi sto lasciando prendere dall' angoscia, facendo trasportare dalla depressione?
Vi faccio un piccolo riassutino dei miei pensieri negli ultimi mesi, giusto per rendere l'idea.
Non mi vuole nessuno.
Andrò a vivere sotto ai ponti.
Incontrerò tanti barboni americani fighissimi.
Vabbè dai, non fare la drammatica, tra poco arriva anche a te la famiglia.

No, non è vero non ti vuole nessuno.
Andrò a vivere sotto ai ponti.
Incontrerò tanti barboni americani fighissimi.
Vabbè dai, non fare la drammatica, tra poco arriva anche a te la famiglia.

Eee basically si ricomincia da capo.
Bello, no? No.
E allora inizio a pensare, forse avrei dovuto iscrivermi prima, forse questo è tutta colpa mia. Perchè molti già sono stati affidati a famiglie stupende, gentili, amorevoli e simpatiche, pronte ad affrontare questa meravigliosa avventura con loro, ed io no? Perchè?
Perchè, perchè, perchè?
Una cosa positiva di questo periodo è che la scuola è finita, ed egregiamente aggiunerei. Un'ansia in meno!!
Non so se ci sia qualcuno di voi nella mia stessa situazione, e se sì, AMICI ORFANI VI CAPISCO, IO SONO CON VOI!
Io, comunque, continuerò a controllare ogni giorno, ogni ora, ogni minuto l'email, aspettando di conoscere quel qualcuno lì dall'altra parte del globo terrestre che ha deciso di compiere l'ardua impresa di avermi con sè per 10 mesi (sempre che esista)...Non sai in che guaio ti sei cacciato!
Alla prossima, si spera, con qualche notiziola in più.
Sofia


3• Wanderlust

"Dove vai precisamente in America?" 
Questa è la più frequente domanda che mi fanno da quando ho annunciato che partirò un anno all'estero.
E, come un disco rotto, la mia risposta è sempre quella: Non lo so.
 Me ne sto seduta su una panchina sotto al sole cocente, con le cuffiette nelle orecchie, mentre osservo questi due piccioni qua davanti che hanno deciso di accoppiarsi proprio davanti ai miei piedi. Non ho la forza di alzarmi, quindi spero vivamente che prima o poi se ne vadano loro. Me ne sto seduta su questa panchina e penso.
Penso.
Quante cose dovrò lasciare?
Quante cose troverò?
Penso.
Come sarà la famiglia?
E la città?
Finirò sperduta tra i montanari, a mungere le capre?
O tra gli sconfinati paesaggi del Texas?
Penso. 
Avrò dei fratelli, come spero tanto?
Mi troverò bene?
Mi troverò male?
Dove mi troverò?
Penso. 
Ho scelto questo programma proprio perché sono curiosa di sapere cosa mi riserva il destino, tra 50 stati dove mi piazzerà.
Voglio scoprire il mondo. Voglio sfiorare nuovi orizzonti, nuove cime. Voglio vedere le cose da una nuova prospettiva, e non parlo del mettermi a testa in giù. Voglio buttarmici a capofitto in questa esperienza, brancolare nel buio, lo voglio davvero.
E poi, andiamo, stiamo parlando dell'America. L' America!
Ovunque sarà perfetto, ovunque sarà il mio posto.
Certo, lo ammetto, non sarei del tutto sincera se non dicessi che, da quanto mi sono iscritta a questo programma, nella mia testa non fanno altro che girare queste due paroline: NO ALASKA.
Per carità, assolutamente nulla contro questo Stato, anzi sono convinta che sia magnifico, chi non ha mai sognato di vedere l'aurora boreale?
Solo che diventare un ghiacciolo vivente non è la mia più grande ambizione. In più, l' idea di dover uscire ogni giorno con uno di quei mega cappotti che ti fanno sembrare un pinguino obeso con serie difficoltà a camminare, avere il naso rosso e congelato, e il raffreddore perenne proprio non mi alletta.
E, se vogliamo proprio dirla tutta, direi NO anche alle bellissime Hawaii. Paradisiache spiagge bianche, acqua cristallina, vegetazione tropicale. Un posto da favola, letteralmente. Andiamo, chi non ha sognato almeno una volta di trovarsi a prendere il sole sdraiati su quella morbida sabbia?
Solo che non mi ci vedo proprio ad indossare una collana floreale, gonnellino abbinato, mentre mi diletto a fare la hula o qualunque sia il nome di quella danza. Inoltre, a quanto so, il livello delle scuole non è molto alto lì.
Ma sono consapevole che ormai mi sono lanciata in quest'avventura e non posso tornare indietro, quindi ovunque dovessi capitare, sono sicura che andrà benissimo (NON ALASKA!)
Mi affiderò alla Divina Provvidenza, stile Promessi Sposi.
E, mentre l'ansia e la curiosità mi divorano, godendosi chissà quanti succulenti banchetti, attendo l'arrivo di quella maledetta email. La aspetto così tanto che non riesco nemmeno a concentrarmi nello studio, i miei occhi sono in continuo viaggio tra la posta elettronica e l'application, non riescono a fare altro.
Forse un po' di paura ce l'ho.
Ma è normale, no? Sto per lasciare 16 anni di quotidianità, per ricrearmi una nuova vita in 10 mesi. Quindi sì, credo proprio che sia normale.
Ma nessuno mi ferma ormai, il prossimo anno sarà il MIO anno!
-Sofia

2• Con che agenzia?

Sono qui, dovrei fare greco ed invece mi ritrovo (stranamente) a pensare al mio futuro anno da Exchange Student. Dove andrò a finire? Mi piacerà? Cosa troverò ad attendermi, lì dall' altra parte dell'Oceano?
Nemmeno li conto più, tutti gli interrogativi che mi sono porta negli ultimi mesi.
Comunque, ho deciso di scrivere questo post per darvi un po' di informazioni su di me, il viaggio e l'associazione che ho scelto, dato che la versione non mi viene.
Per ora ciò che sapete di me, è che mi chiamo Sofia. In teoria potrebbe anche bastare come cosa, ma se proprio volete saperlo, ho 16 anni e vengo da Roma. L'idea di immergermi in questa esperienza ce l'ho più o meno da quando ho iniziato il liceo, ma siccome sono una ritardataria cronica, mi sono iscritta da poco giorni. Quindi, per chi ha intenzione di partire nel 2017, NON FATE COME ME.
L'agenzia con cui partirò -ovvero la Youabroad- è, a parer mio, veramente ma veramente fantastica.
Certo la scelta non è sta facile, anzi. Credetemi se vi dico che ho passato intere settimane a guardare video su Youtube di studenti attualmente in America, a stalkerare i blog della gente, a confrontare siti su siti di svariate agenzie, che non sono scampate alla mia durissima selezione:

  • Intercultura: inizialmente, volevo partire con loro, ma il fatto che la destinazione non fosse certa, mi ha fatto cambiare idea. Dal momento che il mio obiettivo è quello di imparare l'inglese e lo stile di vita americano, non credo che finire in Argentina mi sarebbe stato di molto aiuto!
  • EF: scartata dal principio, non chiedetemi il perchè ma mi ha sempre dato l'idea di un' associazione troppo grande e poco organizzata, ho letto più recensioni negative che positive.
  • Interstudio-viaggi: è arrivata alle semi finali della mia classifica "Miss Associazione perfetta", ma (a parte i prezzi decisamente elevati) ancora non mi convinceva del tutto.
  • WEP: tante, troppe recensioni negative! Per carità, conoscoamici che si sono trovati molto bene, ma non volevo rischiare.
  • I Viaggi del Toghiro: lo so, probabilmente nemmeno sapevate dell' esistenza di questa associazione. Tranquilli, nemmeno io. Papà ne era venuto a conoscenza tramite colleghe di lavoro, è molto piccola, ma questo può essere un punto a suo favore! Infatti, sono molto organizzati e seguono bene. Ma ancora non c'eravamo, finchè...
  • Youabroad: ragazzi, sul serio, se dovete partire ve la consiglio assolutamente. Organizzatissimi, disponibilissimi, efficientissimi, e tutti gli altri issimi che volete. Sono gli unici che al colloquio sono stati veramente esaustivi, dicendomi tutto, aspetti negativi compresi. Ovviamente, ho fatto le mie amate ricerche, non trovando nemmeno una recensione negativa. Fondatori dell'agenzia, sono ex-exchange students che hanno deciso di guidare noi neo in questa indimenticabile avventura. Offre due tipi di programma: Exchange e You Choose. Quello che ho scelto io, ovvero Exchange, consiste in poche parole nel buttarsi alla cieca in questo nuovo continente: infatti, non sei tu a scegliere dove andare, ma è la famiglia a sceglierti in base ad una lettera che scriverai. In pratica, potresti finire proprio ovunque. You Choose ti permette invece di, come dice il nome, scegliere un' area, uno Stato, o la scuola che vuoi frequentare.
Ho già spedito l'application e la lettera per l' Host Family, inutile dire che non faccio altro che controllare ogni dieci minuti se ci sia qualche novità! Sono stufa di essere orfanaaaaa.
Il prossimo post credo lo farò su dove vorrei capitare, ma siccome non ne ho idea e non voglio farmi illusioni, sarà principalmente su dove non vorrei capitare.
Spero che questo post vi possa essere d'aiuto, alla prossima!
-Sofia

Risultati immagini per you abroad
Okay, devo essere sincera?
Non so da dove iniziare.
Non so come iniziare.
Onestamente, non so nemmeno perchè sto scrivendo.  (Probabilmente perchè non ho nulla di meglio da fare ).
Comunque sia, rimane il fatto che mi sono decisa ad aprire questo blog.
Memorie, ricordi, pensieri, timori...chissà quante cose mi torneranno in mente quando rileggerò ciò che piano piano andrà a delineare questa avventura.
Un anno negli Stati Uniti d'America, chi l'avrebbe mai detto?
Di certo non i miei, che non appena gli ho comunicato questo mio desiderio sono rimasti un attimo basiti, stile "chiudi-la-bocca-che-entrano-le-mosche".
Ma è stato solo lo shock del momento, perchè dopo aver capito quanto tutto questo fosse importante per me, mi hanno appoggiato in tutto.
Non so esattamente da dove questo mio amore per l' Inglese sia uscito fuori, fatto sta che è dalle elementari che ne sono affascinata, vi dico solo che ero solita farmi dei monologhi con parole inventate sul momento in quel che ero convinta fosse inglese.
Diciamo che quindi questo è il motivo principale che mi ha spinto a prendere parte a quest'esperienza. E poi, ovviamente, si aggiungono la voglia di conoscere un mondo diverso, una realtà nuova, di entrare in contatto con una cultura differente dalla mia, di collezionare nuove emozioni, belle o brutte che siano, anche se avrei una certa preferenza per quelle belle.
Credo che vi siate resi conto di quanto io sia pessima in queste cose, contando che sto tipo alla ventesima riga e non ho nemmeno detto come mi chiamo. Perciò, salve a tutti, sono Sofia!
Credo che per ora abbia esaurito le cose da dire, perlomeno quelle degne di importanza. Per quelle superflue, potrei star qui a scrivere per ore intere, ma non credo vi imteressi granchè sapere tutto quello che vaga disordinatamente nella mia testolina.
Quindi, per ora vi saluto!
Alla prossima!


Ah, dimenticavo. Perdonatemi per l'orribile aspetto del blog, in quanto a tecnologia sono handicapace.
-Sofia